Apprendimento e Condizionamento

menzacapo

Falconiere Esperto
Ho trovato questo su internet. Spero possa essere utile...

L'APPRENDIMENTO
I) L'apprendimento si verifica quando una variazione significativa delle condizioni ambientali (Stimolo) determina una modificazione reale (che permane nel tempo) del comportamento (Risposta). Questa modificazione puo comportare il miglior adattamento possibile all'ambiente, ma puo anche comportare l'acquisizione di un apprendimento non-funzionale (ad es. un alunno che impara bene una regola grammaticale sbagliata).
II) Perché l'apprendimento si verifichi occorre una stimolazione dell'ambiente che sia diversa da quella solita o precedente. Perché lo stimolo possa essere appreso è necessario che sia connesso, in qualche modo, alla soddisfazione di una motivazione presente nell'organismo che apprende ("in qualche modo", perché lo stimolo, di fatto, puo agire su un organismo anche al di fuori della consapevolezza di chi lo riceve o della volontà  di chi lo produce, come ad es. nel sonno, nel coma, ecc.).
III) Se le variazioni dell'ambiente non sono significative, si verifica il fenomeno dell'assuefazione: nel senso cioè che lo stimolo viene percepito come se non fosse uno stimolo, ma, al massimo, come un elemento di disturbo cui non va prestata particolare attenzione (ad es. l'insegnante che in classe spiega cose nuove, ma che normalmente viene percepito dai ragazzi come una persona noiosa).
IV) Il fenomeno contrario è quello della sensibilizzazione: ad es. se un bambino ha toccato un cavo elettrico ricevendone la scossa e subendo uno choc emotivo, puo avere una reazione fobica o di panico alla semplice vista di un altro cavo, dopo quella esperienza.
V) La scienza che per prima ha studiato l'associazione di uno Stimolo (offerto dall'ambiente) ad una Risposta (data dall'organismo) è la REFLESSOLOGiA di I. Pavlov. Essa ha stabilito che c'è vero apprendimento solo quando si acquisiscono nuove relazioni tra Stimolo e Risposta.
VI) L'inizio dell'apprendimento si verifica già  nel periodo pre-natale. Sin dalla nascita l'organismo possiede, geneticamente, un determinato programma comportamentale. Il vero apprendimento non è altro che il tentativo di arricchire o modificare tale programma sulla base dell'esperienza. Il condizionamento che implica una modificazione a carico dello Stimolo, viene detto CLASSICO; quello relativo alla Risposta viene detto STRUMENTALE.
CONDIZIONAMENTO CLASSICO (Pavlov)
VII) Le ricerche di Pavlov (proseguite da Watson negli Usa) partirono dalla constatazione che i cani emettono saliva non solo mentre s'introduce del cibo nella loro bocca, ma anche alla semplice vista del cibo o dello sperimentatore che solitamente li nutre. Pavlov intuì che questa reazione non era un riflesso biologico innato, ma appreso.
VIII) Egli decise di sottoporre i suoi cani al seguente esperimento: dapprima li stimolo col suono d'un campanello, senza che cio provocasse salivazione (stimolo neutro); poi introdusse del cibo nella loro bocca, e cio comporto salivazione (riflesso incondizionato); ripeté piö volte i due stimoli in successione (suono e cibo); alla fine noto che i suoi cani cominciavano a salivare al solo suono del campanello (era il riflesso condizionato).
IX) Pavlov capì anche che se si continua a far suonare il campanello senza portare la carne, la salivazione tende a scomparire (è il fenomeno di ESTINZIONE); se l'esperimento viene interrotto e ripreso successivamente, il campanello puo produrre di nuovo la salivazione (è il fenomeno di RECUPERO SPONTANEO della risposta precedente); se si usa un suono piö o meno intenso rispetto a quello originario, la salivazione si verifica lo stesso (è il fenomeno di GENERALIZZAZIONE); se invece si dà  la carne solo col suono piö forte e non con quello piö debole, al sentire quest'ultimo suono il cane non produrrà  salivazione (è il fenomeno di DISCRIMINAZIONE).
LE COMPONENTI DEL CONDIZIONAMENTO CLASSICO
X) Quali sono le condizioni o i limiti entro cui puo realizzarsi un condizionamento efficace?
1) Relativamente allo Stimolo: dev'essere percepibile e d'intensità  non troppo elevata per il soggetto che lo percepisce: in caso contrario la risposta sarà  di fastidio-disturbo-paura (a meno che non si voglia ottenere proprio questo condizionamento!).
2) Relativamente alla Risposta: non vi sono limiti assoluti, in quanto ogni risposta è possibile, purché sia scelta tra le possibilità  di comportamento del soggetto.
3) Relativamente al soggetto sperimentale: occorre una motivazione, altrimenti il condizionamento non riesce (ad es. per condizionare un cane con del cibo occorre che sia affamato).
4) Relativamente alla metodologia: per eseguire un esperimento occorre che tra una prova e l'altra vi sia un intervallo ottimale, in quanto il susseguirsi ininterrotto di prove rallenta l'apprendimento.
5) Relativamente all'aspetto filo-genetico: nella misura in cui si sale la scala zoologica, le possibilità  di condizionamento diventano piö ampie e complesse.
CONDIZIONAMENTO STRUMENTALE (Thorndike)
XI) Questa forma di apprendimento (elaborata per la prima volta dall'americano Thorndike) è basata sulla Ricompensa o sulla Punizione. Viene chiamata strumentale in quanto il comportamento attivato è funzionale ad ottenere certe conseguenze (Ricompensa in caso di successo), o per evitarne altre (Punizione in caso di fallimento).
XII) Thorndike mise un gatto affamato in una gabbia, al di fuori della quale aveva posto del cibo molto appetitoso. Il gatto, per poter uscire, doveva rimuovere la chiusura dello sportello. A tale scopo adotto una serie di comportamenti: in un primo momento eseguiva i piö svariati tentativi (mordeva, graffiava, spingeva...), in seguito comincio ad eliminare gradualmente gli errori, finché poté uscire. Il gatto aveva appreso per "prove ed errori".
XIII) Venne così formulata la legge dell'EFFETTO, secondo cui, posto che un animale in una situazione nuova effettui un certo numero di risposte diverse tra loro, le risposte che risultano efficaci vengono selezionate e conservate (acquisite), mentre le altre vengono cancellate. L'efficacia determina l'acquisizione dell'azione. La pedagogia americana, in seguito, si servì di questo principio psicologico in ambito scolastico, prestando piö attenzione a premiare le risposte giuste degli allievi che non a punire quelle sbagliate.
XIV) Infine si sottolineo che, nel gatto di Thorndike, cio che veniva "premiato" non era una singola risposta stereotipata, ma il fatto di voler raggiungere uno scopo, liberandosi da un ostacolo, a prescindere dall'esito finale.
II
Sulla scia di Thorndike, altri ricercatori hanno affrontato lo studio dell'apprendimento.
Il box di Skinner
I) Il box è una gabbia dotata di una leva (o pulsante) da premere (ad es. per un topo) o di un disco da beccare (per un piccione) per ottenere del cibo. Prima d'iniziare l'esperimento, l'animale viene tenuto a dieta ridotta per un certo periodo di tempo, al fine di motivare la sua ricerca di cibo. Il box funziona in modo tale che l'animale ottiene il cibo appena preme la leva. L'azione dell'animale è strumentale al raggiungimento di una mèta gratificante. Il test ha dimostrato che l'azione si verifica ogniqualvolta l'animale viene introdotto nel box. Avendo il cibo funzione di stimolo rinforzante dell'azione operativa dell'animale, il condizionamento viene detto "OPERANTE".
II) Skinner è stato accusato di ridurre l'organismo a una macchina. In effetti, il suo metodo è senza dubbio efficace, ma limita le possibilità  espressive del soggetto sperimentale. Piö che osservare il comportamento dell'animale, il ricercatore cerca di modificarlo secondo le sue aspettative.
III) Un'analoga tecnica sperimentale è quella del MODELLAGGIO (Shaping), che si serve sempre dello Skinner box. Qui l'animale ha diverse possibilità  di agire. Lo sperimentatore non fa altro che premiare una fascia sempre piö ristretta di risposte (dando del cibo), fino a premiare l'unica che gli interessa. àˆ un esperimento che assomiglia al gioco infantile della ricerca di un oggetto nascosto..). Queste tecniche, come noto, vengono usate dai domatori o ammaestratori degli animali da circo.
IV) Skinner verifico anche altri effetti.
1) Se all'animale che, nel box, preme la leva, non si fa avere del cibo, col passare del tempo l'animale tenderà  a non premere piö la leva.
2) Se gli si dà  il cibo a intervalli regolari (una volta sì, una volta no), il condizionamento c'è lo stesso ma sarà  piö lento e la leva verrà  premuta con minore frequenza.
3) Se ad ogni pressione della leva si decide di aumentare il cibo, l'animale aumenterà  la frequenza della pressione.
4) Se ad ogni pressione occorre aspettare almeno due minuti per avere il cibo, l'animale, col tempo, acquisisce il senso dell'intervallo.
5) Se l'intervallo è irregolare (1m.-2m.-½m. ecc.), l'apprendimento richiede un tempo maggiore, ma una volta realizzato tende a permanere.
V) Skinner insomma arrivo a capire:
1) Sottraendo il rinforzo (cibo) inizia l'estinzione della risposta appresa.
2) Tanto piö un comportamento è stato bene appreso, tanto maggiore è la resistenza alla sua estinzione.
3) L'introduzione, durante il condizionamento, di prove non rinforzate (con cibo), rende meno facile e meno rapida l'estinzione del comportamento appreso.
4) Si puo avere un condizionamento molto intenso anche in situazioni che consentono un rinforzo molto diradato nel tempo (si pensi ad es. alle slot-machines, programmate a intervalli variabili e molto diradati, ma anche al comportamento dei giocatori d'azzardo).
5) Una situazione di apprendimento che sia, entro certi limiti, variabile nelle sue caratteristiche (frequenza, intensità , ritmo del rinforzo...), è molto piö efficace che non una del tutto costante. Cio in quanto essa tende a riprodurre le situazioni della vita reale.
6) Il mancato rinforzo (o punizione) facilita l'estinzione del comportamento acquisito (diversamente da come la pensava Thorndike). Infatti, se lo scopo del ricercatore è quello dell'estinzione, è piö facile raggiungere il risultato annullando il rinforzo che, ad es., usando la scossa elettrica. Un'eccessiva punizione puo rafforzare la risposta che si vorrebbe estinguere, nel senso che l'animale puo diventare meno disponibile ad accettare un diverso apprendimento.
 
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