Scusami ma è un periodo che ho voglia di imparare cose nuove: Primo, se hai voglia, mi diresti a che peso grasso sei arrivato e a quale vuoi arrivare per il primo volo libero?
Secondo: Penso che i primi giorni in alcandara avrà sbattuto anche lui ad ogni minimo movimento vostro in giro per casa. Le cortesie di cui parlavi hai iniziato a dargliele fin da subito oppure hai atteso qualche giorno che si placasse? In cima all'alcanara lo facevi mangiare anche? Oppure avevi poi un ambiente separato nel quale lo mettevi a riposare e mangiare?
Grazie
Iacopo
Allora pandion, preparati a SORBIRTI UN TEMA.
Premessa:
C’è una fase che io faccio con ogni animale che arriva a casa mia, poi l’utilizzo del blocco in pelle è venuto grazie ai consigli della persona che me lo ha regalato, ovvero il carissimo Federico, perche io prima usavo un cesto di vimini con manic, per tenerli dentro casa e la pertica in acciaio, e non immagini nemmeno quanti casini.
Poi chiaramente non posso non ringraziare l’amico Roberto per avermi gentilmente donato questo splendido animale e per i consigli (grazie ancora), Giacomo per avere in primis dato il via a tutto questo e per avermi sopportato, proprio come Federico, in tutte le paranoie di chi prende il suo primo astore. Grazie a tutti.
Detto questo….
Dato che l’animale per venire da me deve superare nel 90% delle volte una spedizione, ormai sono consapevole che il livello di stress dei miei nuovi arrivi è bello alto.
Arrivati a casa li porto fuori da trasportino e gli metto un cappuccio della misura adatta e lo lascio calmare per 24 ore, mettendo l’animale in una stanza tranquilla della casa.
Passate le prime 24 ore a digiuno, la sera tarda, quasi al buio cambio il cappuccio, ed utilizzo un cappuccio vecchio di 15 anni regalatomi da un amico, che è molto largo e slabbrato, ed il falco ha una vista parziale di tutto l’ambiente che lo circonda. Con questo cappuccio lui non si dibatte, anche se intravede, ma anzi riesce a mangiare. Con questo cappuccio gli faccio fare un buon gozzo ristoratore, al pugno, con una quaglia da banco appena macellata,ancora calda (mangia e bevi).
Da quella sera lo messo nella pertica bassa al centro della cucina, incappucciato sempre con il cappuccio largo, e con quella sensazione di gozzo stratosferico inizia a sentire tutti i rumori di casa e ad abituarsi alla routine. Lo faccio mangiare così per almeno 3-4 giorni, e sia con l’astore che con il pellegrino ho notato che quando andavo a prenderli sul pugno incominciavano a cercare la carne sul guanto (chiaramente iniziando a dare razioni di cibo molto più piccole).
A questo punto, inizio ad allargare il cappuccio sempre di più fino a che mangiando non se lo sfilano da soli. Mi concentro verso un’altra parte, e lascio continuare a mangiare. Ho sempre fatto questo passaggio con l’animale a digiuno dal giorno prima per ovvi motivi. Comunque il risultato è che lui già mi ha intravisto durante il pasto nei giorni precedenti, e quindi continua a mangiare quando si leva il cappuccio, perché sicuramente incentivato dal fatto che se lo è tolto proprio mentre stava già assaporando la carne e soprattutto sa esattamente dove deve andarla a cercare. Dopo mangiato è tornato ad essere isterico come pochi. Qui c’è stato il problema della bilancia; convinto che l’animale stesse scendendo di peso, in realtà tutto questo avveniva a pesi altissimi.
“Quel blocco che vedi nelle mie foto e video, GRAZIE FEDERICO, è un blocco molto particolare, perché è fatto di pelle tesa. Questo fa si che anche se l’animale si dibatte per tanto tempo non subisca alcun genere di trauma al petto etc. Anche io all’inizio mi chiedevo se questo non rimanesse a testa in giù a penzoloni, e la risposta è NO! Dopo che l’ho aiutato a salire un paio di volte, spinto anche dalla paura di vedermi avvicinare a lui, in una maniera così spontanea rimonta sul blocco. Dopo che lo ha fatto per 2-3 volte non rimarrà più appeso, sempre che l’animale sia al giusto peso ed in forze e non con svariati giorni di digiuno alle spalle. I primi giorni è meglio tenere comunque le timoniere belle fasciate per evitare rotture varie.”
Ora inizia il condizionamento vero e proprio. Per dei giorni ha mangiato solo ed esclusivamente dei minuscoli bocconcini di petto di quaglia e tiranti, punte di ali di pollo e coda di bue, iniziando a scendere di peso mooolto lentamente viste le temperature che ‘cerano.
Noi ci siamo mossi dentro casa con tanta naturalezza, senza andargli incontro direttamente, ma passandogli di fianco e facendo le cose di tutti i giorni. Il volume della televisione sempre più alto con i rumori più assurdi. Abbiamo iniziato a dargli dei tiranti da mangiare sul blocco mentre facevamo i movimenti più invasivi come lavare e spazzare il pavimento, pulire il telo, giocare con il cane, etc.
Il primo giorno sul blocco alto non ha mangiato, mentre il secondo appoggiando il guanto sul blocco, se non voleva penzolare, doveva stare forzatamente sul guanto. Dopo la prima beccata è tutta discesa, in quanto lui aveva già mangiato al pungo. Da quel momento in poi è stato un maneggiarlo continuo, ma sempre nel rispetto dei tempi dell’animale, allungare piccoli bocconcini ogni volta che ci passavamo vicini, e continuare a dargli dei tiranti quando altre persone venivano a casa oppure la sera quando io e la mia ragazza ce lo litigavamo per mantenerlo al pugno.
Dopo pochi giorni è cessato anche quel piccolo “cinguettio” che in genere fanno quando hanno paura. Ha iniziato a mettersi in zampa in qualsiasi situazione, chiassosa o tranquilla che fosse.
Con una coda di bue o la punta dell’ala di pollo sul pugno, lo abbiamo veramente toccato in ogni sua part… abbiamo preso beccate e colpi d’ala ma i risultati arrivavano in 1-2 giorni al massimo.
Già dal decimo giorno del suo arrivo era ormai quasi bello che cotto, alla nostra vista guardava le mani per vedere se c’era cortesia e si lasciava accarezzare. Ha mangiato sul pungo di estranei, senza averli mai visti prima.
Ad oggi posso dire che sono riuscito a farlo salire sulla mano senza guanto, senza che lui accennasse anche solo minimamente a stringere…
Passeggiarlo tanto fuori casa è importante, anche se io ho ritardato un pochino per un problema ASSAI stupido. Passeggiare con un falco al pugno mentre “mangia” un tirante, da me vuole dire essere assalito da un numero di vespe intollerabile, quindi l’ho passeggiato sempre all'imbrunire e anche questo fattore ha portato i suoi vantaggi, sia per le temperature fresche rispetto alle temperature del pieno giorno, sia perché essendo un momento più tranquillo, non ci sono state grosse distrazioni. Fatto questo sono arrivato a caricarmelo in macchina ed andare a prendere le pizze con lui sul pugno che non si curava assolutamente di tutte le distrazioni esterne.
I pesi in tutto ciò, da oltre 800 grammi (dato che il suo peso massimo e circa 830g e più), dove l’animale era decisamente isterico e la mia bilancia mi segnava un peso completamente diverso, molto più basso (purtroppo bilancia rotta), fino a 740-720 dove l'astore è diventato un agnello. L’ho portato a 700g per iniziare a lavorare sui richiami e logoro. Quindi vuol dire che il suo ammansimento è avvenuto ben prima di raggiungere un abbassamento anche solo del 10% (calcolato su gli 830g)
Per il primo volo voglio portarmi per sicurezza a 685/690, per poi riportarlo a 700. Non voglio volare questo astore togliendogli il 20% del suo peso. Vorrei riuscire a rimanere nella soglia del 10-15%, ma dirlo prima che l’animale mi dimostri le sue reazioni sul campo, e prima che sia motivato a dovere, è abbastanza sciocco.
Date le sue reazioni a 695-700, mi fa ben sperare, ma la reazione del campo aperto non è il giardino di casa!! Comunque presto ne saprei di più
Per sanremo: tranquillo, lo sai che passo tanto tempo fuori con l'animale, come ti avevo detto lui è stato giardinato altre volte, e da qualche giorno, mattina fuori a giardinare e sera a casuccia.