Introduzione

dynoc

Falconiere Esperto
Allora, anche se per me sarà  ancora lontano il momento, volevo aprire una discussione su:
Introduzione alla caccia di un falco di alto volo.

Una discussione in generale dove ognuno posti le proprie impressioni ed esperienze...

e in particolare per un terzuolo di pellegrino  :wink:  :roll:


Intanto provo a rispondermi da solo.
Io ho sentito/letto teorie contrastanti:

1-ieri rileggendo e studiando il libro di Webster e Beebe (scoprendo altri errorini miei),
Beebe, nel capitolo sulla caccia con falco pellegrino, "predica" il largo uso di colombi viaggiatori, (le prime volte in "combinazione" con dei torraioli, come descritto da Giovanni, per far alzare il falcone).
Queste sono prede difficili, inoltre, secondo l'autore da usare in luoghi dove ci sia la presenza di alberi in modo che il piccione possa rimettersi subito (anche se personalmente ho visto che i viaggiatori non si rimettono spesso, sanno di andare forte e fuggono lontani), se schiva la prima picchiata, quindi no caccia di inseguimento, per il pelle. In questo ultimo caso si richiama il falco al logoro.
Sempre secondo Beebe, questo sistema permette:
   -di far capire al falco che deve attaccare forte fin da subito, senno non avrà  altre possibilità .
   -se il falco fallisce, gli si insegna a ritornare verso il falconiere, anche nel caso la preda non si rimettesse, per aspettare un altra chanche, ed evitare che il falcone insegua per lunghe distanze, rischiando che si perda.
   -quando riuscirà  a prendere un piccione su tre, o anche meno, secondo lui, sulla selvaggina "classica" (faguini, pernic ecc...) non avrà  particolari problemi.

2-ho sentito l'opinione di esperti falconieri nostrani, che invece predicano l'uso (dopo aver "alzato" il pelle con il metodo "classico" del doppio piccione), di "molte" prede facili,
da far prendere sempre il falco...cossìcchè il falco giovane prenda fiducia nelle sue capacità ,
e anche contro prede piö difficili, non "sapendole" tali alla partenza, attaccherà  con tutto il vigore di cui è capace, e non abbandonerà  il confronto, convinto di poter prendere "ogni cosa"...

chiaramente entrambi i "metodi" hanno le loro critiche, antitetiche: nel primo caso, si rischia che il falco perda, appunto, fiducia nelle sue capacità , abbandonando in anticipo qualsiasi preda;
nel secondo, si rischia di non far tirare fuori al falcone tutta la determinazione necessaria!
MA i metodi sopra descritti, hanno, nelle intenzioni, tutte le ragioni del mondo.

Forse, come al solito, una cosa "intermedia" è l'ideale, un'alternanza di prede facili e difficili, insegnerà  al falco che sì, puo catturare, ma non sempre è così facile e per falrlo deve impegnarsi al massimo! Purtroppo è anche il modo piö difficile!

a voi la parola!
-D-
 
altre volte il falcone nn va servito se nn con il logoro, se è basso di quota o se rientra dopo un faticoso inseguimento andato a vuoto, è errato servirlo di una preda facilitata.
all'inizio i falconi deve legare la preda quindi prede facili in abbondanza, ma anche torraioli a perdere. in tutto x far un buon lavoro un 20/30 piccioni e in teoria è a posto
il giusto metodo sta nel mezzo? boh nn lo so'
forse quello che mi è stato spiegato è sbagliato o forse no, pero finche il falcone va lasciamolo fare.
buon volo
 
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