Mi presento Antonio.21

Credimi, Stefano, pensavo di perderlo perché non ho usato la telemetria e sono rimasto sorpreso a vederlo. Qualche giorno fa l'ho fatto volare con un po' di vento e ho visto che iniziava a veleggiare, ma non immaginavo che arrivasse subito a tanto. Il territorio di volo é collinare e a mezzogiorno soleggiato si innescano facilmente le termiche che lui ha trovato subito. Sorprendente come abbia autonomamente iniziato. Può essere che la presenza di poiane comuni l'habbiano aiutato nell'emulazione? O ha fatto tutto da solo, che dici? C'è da aggiungere che quando era in riabilitazione per l'ala, avendolo messo su un posatoio in aperto campo, ha subito un attacco dall'alto da una coppia di poiane comuni, prima dalla femmina che lui ha schivato all'ultimo istante buttandosi giù e cercando riparo in una macchia di lentisco, nel mentre arrivava anche il maschio di poiana e sono corso per allontanarli recuperandolo. É stato strabiliante che abbia subito preso quota nella fascia di volo "inernazionale" per allontanarsi in sicurezza e sorvolare altri territori di rapaci. É stato infastidito a 30 m di altezza da una coppia di grillai. Hanno sicuramente un codice genetico di informazioni comportamentali essenziali che é sorprendente, vero?
A presto e buona giornata.
complimenti, davvero!! l'harris in termica è davvero stupefacente! buona giornata
 
Adesso il grande va matto per le galline del mio pollaio, a volte lo faccio volare dimenticando di avere le galline al pascolo, me ne accorgo quando lui ne immobilizza una e sento la "muina" , ma prontamente la molla al mio arrivo. É possibile che possa andare anche nei cortili dei vicini in campagna? Se, si, sarebbe evitabile soltanto non facendolo volare lì, é così?
complimenti, davvero!! l'harris in termica è davvero stupefacente! buona giornata
Grazie Teo, comunque ho visto i tuoi video: bravissimi. Il tuo harris da quanto tempo ce l'hai? L'hai preso da pullo? Quanto pesa? Dove lo tieni? In voliera libero o alla lunga? Con quale periodicità lo voli? Sempre nello stesso posto o cambi i luoghi? Dai, che per un po' non ti farò altre domande.
 
Adesso il grande va matto per le galline del mio pollaio, a volte lo faccio volare dimenticando di avere le galline al pascolo, me ne accorgo quando lui ne immobilizza una e sento la "muina" , ma prontamente la molla al mio arrivo. É possibile che possa andare anche nei cortili dei vicini in campagna? Se, si, sarebbe evitabile soltanto non facendolo volare lì, é così?

Grazie Teo, comunque ho visto i tuoi video: bravissimi. Il tuo harris da quanto tempo ce l'hai? L'hai preso da pullo? Quanto pesa? Dove lo tieni? In voliera libero o alla lunga? Con quale periodicità lo voli? Sempre nello stesso posto o cambi i luoghi? Dai, che per un po' non ti farò altre domande.
ciao Antonio! grazie mille. ce l'ho da poco più di un anno, l'ho preso a giugno 2020 che aveva 2 mesi circa. il suo peso volo in questo momento è 615/620 però d'inverno volava " a qualsiasi peso" ... mi spiego meglio: in inverno dai 650 ai 690 volava sempre. lo tengo libero in una voliera molto grande, se non mi sbaglio le misure sono 6x3. lo volo ogni volta che è a peso ? nel senso che se fa un bel volo, si alza, trova subito la termica, sta su e poi lo richiamo e gli do nel caso migliore una quaglia il giorno dopo gli do un pulcino magari svuotato, poi comunque prima di darglielo vedo il peso... così vedo se dargli di più o di meno, e se l'indomani sarà a peso lo rivolo... vola mediamente 4 volte a settimana circa. poi a volte quando non ci sono le condizioni per fare altovolo gli faccio fare dei jump blocco pugno in modo che non perda la muscolatura. lo volo sempre nello stesso pendio, non cambio luogo tranne alcune volte quando vado a trovare amici falconieri. Poi ovviamente con le termiche che ci sono in questo periodo il rapace tende ad alzarsi di più, d'inverno quando c'è solo la dinamica rimane un po' più basso.
buon volo!
 
questo è l'atterraggio del volo di oggi... è riuscito a trovare una termica subito e poi, dopo aver volato per circa 15 min. l'ho richiamato. essendo i primi voli dopo la muta bisogna andare per gradi.
 
non sono esperto in harris in alto volo x quello ci vuole Teo. indubbiamente il codice genetico è scritto in tutti e sta alle attitudini personali tirarlo fuori, questo vale per tutti.
buon volo
 
non sono esperto in harris in alto volo x quello ci vuole Teo. indubbiamente il codice genetico è scritto in tutti e sta alle attitudini personali tirarlo fuori, questo vale per tutti.
buon volo
grazie mille Stefano... questo è un discorso che ho tralasciato... sin da subito si vede l'indole del rapace per alzarsi, Asso me lo faceva capire anche quando facevamo le prime passeggiate nel bosco, ora non le faccio più però capire il carattere del proprio rapace all'inizio fa molto. Io ed Asso stiamo ancora imparando, grazie mille e buon volo!
 
Grazie Teo per le informazioni che hai fornito e ancora complimenti per il tuo Falco, ho la buona notizia che il più piccolo (di 5 mesi) sembra aver recuperato del tutto la zampa, da un bel pò gli ho messo solo i braccialetti e più in là userò anche i geti, vola regolarmente insieme all'altro di 7 mesi, quasi sempre 2 volte al giorno, i mie 2 H. come peso si attestano intorno ai 580-590 gr, mi seguono ovunque nel fondo di circa 10 Ha in collina. Alcune volte li lascio liberi per 2-3-4 ore e appena torno si avvicinano al loro ricovero (una stanza m 4x8 con finestre) dove solitamente gli faccio completare il pasto a fine volo. Prima li tenevo in stanze separate per la frattura, da un mese, dopo osservazioni e occasioni di integrazioni all'aperto e al chiuso, li ho messi insieme senza registrare aggressività. Da qualche settimana con un mio amico stiamo cercando di inserire nel cast la sua femmina (sorella coetanea del piccolo). La femmina cmq frequentava sporadicamente il mio sito di volo, ma dalla prima volta ha sempre artigliato il mio maschio grande che si difendeva parimenti, a volte abbiamo dovuto intervenire separandoli e allontanandoli. Poi abbiamo continuato gli incontri tenendoli uno libero e l'altra in voliera (alternativamente) fino a quando, anche attraverso la rete della voliera, le aggressioni diminuivano allo stare solo vicini a guardarsi con posture particolari. Così, li abbiamo fatti volare insieme in 3: una Meraviglia, anche se, quando non si frequentano da un pò, sporadicamente fanno qualche scaramuccia di poco conto. Da notare che il fratello (il mio maschio piccolo) non ha mai partecipato alle baruffe e non si è mai scontrato con la sorella limitandosi ad osservare da vicino. Ogni tanto inseguono cornacchie, tortore, piccioni, e iniziano a scacciare altri rapaci dal loro territorio: gheppi, poiane, sparvieri. Spesso quando li volo si avvicinano dall'alto 2-3 nibbi reali che veleggiano incuriositi. Simulano la caccia con i miei gatti: piombano addosso ma li lasciano subito, i gatti si sono abituati.
Volevo chiederti Teo, quando lo porti a volare da amici in luoghi diversi, come si comporta rispetto al territorio e agli altri rapaci se presenti? Ti chiedo questo perchè vorrei sperimentare a volarli in siti nuovi: in montagna, al mare, ecc. Dimenticavo, a volte li faccio volare con la pioggia per osservarli affinchè imparino a trovare il riparo, sembra che ancora non siano pronti, ma stanno migliorando.
Buon vento.
 
Grazie Teo per le informazioni che hai fornito e ancora complimenti per il tuo Falco, ho la buona notizia che il più piccolo (di 5 mesi) sembra aver recuperato del tutto la zampa, da un bel pò gli ho messo solo i braccialetti e più in là userò anche i geti, vola regolarmente insieme all'altro di 7 mesi, quasi sempre 2 volte al giorno, i mie 2 H. come peso si attestano intorno ai 580-590 gr, mi seguono ovunque nel fondo di circa 10 Ha in collina. Alcune volte li lascio liberi per 2-3-4 ore e appena torno si avvicinano al loro ricovero (una stanza m 4x8 con finestre) dove solitamente gli faccio completare il pasto a fine volo. Prima li tenevo in stanze separate per la frattura, da un mese, dopo osservazioni e occasioni di integrazioni all'aperto e al chiuso, li ho messi insieme senza registrare aggressività. Da qualche settimana con un mio amico stiamo cercando di inserire nel cast la sua femmina (sorella coetanea del piccolo). La femmina cmq frequentava sporadicamente il mio sito di volo, ma dalla prima volta ha sempre artigliato il mio maschio grande che si difendeva parimenti, a volte abbiamo dovuto intervenire separandoli e allontanandoli. Poi abbiamo continuato gli incontri tenendoli uno libero e l'altra in voliera (alternativamente) fino a quando, anche attraverso la rete della voliera, le aggressioni diminuivano allo stare solo vicini a guardarsi con posture particolari. Così, li abbiamo fatti volare insieme in 3: una Meraviglia, anche se, quando non si frequentano da un pò, sporadicamente fanno qualche scaramuccia di poco conto. Da notare che il fratello (il mio maschio piccolo) non ha mai partecipato alle baruffe e non si è mai scontrato con la sorella limitandosi ad osservare da vicino. Ogni tanto inseguono cornacchie, tortore, piccioni, e iniziano a scacciare altri rapaci dal loro territorio: gheppi, poiane, sparvieri. Spesso quando li volo si avvicinano dall'alto 2-3 nibbi reali che veleggiano incuriositi. Simulano la caccia con i miei gatti: piombano addosso ma li lasciano subito, i gatti si sono abituati.
Volevo chiederti Teo, quando lo porti a volare da amici in luoghi diversi, come si comporta rispetto al territorio e agli altri rapaci se presenti? Ti chiedo questo perchè vorrei sperimentare a volarli in siti nuovi: in montagna, al mare, ecc. Dimenticavo, a volte li faccio volare con la pioggia per osservarli affinchè imparino a trovare il riparo, sembra che ancora non siano pronti, ma stanno migliorando.
Buon vento.
quando lo porto a volare fuori in realtà per sicurezza lo abbasso di 5/10 grammi, poi, quando sono ormai più volte che vola in quel posto inizio a risalire di peso. in posti nuovi lui non mi ha mai fatto scherzi, anzi, proprio da un mio amico, in un posto nuovissimo, mai visto, gli abbiamo montato un gps (non mio ma del mio amico) ed è andato a 312 metri di altezza. Con i selvatici sta ancora accumulando esperienza, proprio in questi ultimi voli sta imparando a veleggiare insieme ad una coppia di pellegrini, ed è un vero spettacolo, mentre le prime volte appena vedeva solamente un gheppio si abbassava e si impauriva.
buona giornata!
 
mi fa piacere con i progressi fatti tu stia realizzando i tuoi sogni, inevitabile l'attacco da parte dei selvatcici, ovvero i padroni di casa. sono loro che devono affrontare quotidianamente la ricerca del cibo mentre i nostri rapaci ben pasciuti non hanno di che preoccuparsi. in ogni caso visto che hai modo di farlo volare in questa modo insisti, perchè è sempre bello osservare un rapace esprimersi.
buon volo
 
mi fa piacere con i progressi fatti tu stia realizzando i tuoi sogni, inevitabile l'attacco da parte dei selvatcici, ovvero i padroni di casa. sono loro che devono affrontare quotidianamente la ricerca del cibo mentre i nostri rapaci ben pasciuti non hanno di che preoccuparsi. in ogni caso visto che hai modo di farlo volare in questa modo insisti, perchè è sempre bello osservare un rapace esprimersi.
buon volo
Si Stefano, è proprio così: quello che desideravo, dopo che ho rimosso l'"ospedale da campo". Ritengo che anche loro stiano bene poichè in semilibertà hanno la possibilità di ricercare e ritrovare se stessi in un loro territorio abbastanza ampio e variegato; radure, alberi alti, cespugli, fosso con rigagnolo, ecc., in una vallata che da qualsiasi punto è facile da controllare a vista. Non li sto abituando al solo cibo, in effetti vengono sul pugno anche senza, cerco di addestrarli alla vita in cast con passeggiate, escursioni dove talvolta catturano qualche piccola preda: cavallette e lucertole. A proposito, io cerco di evitare che si alimentino con queste cose, ma a volte è inevitabile. Che dici, è opportuno evitare?. Per ovviare alle loro esigenze spesso li faccio "giocare" con il logoro senza cibo o con legnetti che spesso afferrano anche al volo. Non ho nulla in contrario ai Cacciatori ma non li addestro a tale scopo, ma mi guardo dai quei cacciatori che possono rivelarsi pericolosi per i nostri rapaci. In effetti se lascio i rapaci liberi autonomamente per qualche ora lo faccio, almeno, nei giorni in cui è bandita la caccia al cinghiale.
Buona giornata .....
 
Non sono un esperto né tanto meno un veterinario, ma calcolando come stavano i tuoi falchi all'inizio direi che hai fatto e stai facendo un ottimo lavoro?
Per quanto riguarda le "prede", io le cavallette gliele lascio mangiare quando capita. Sulle lucertole sarei meno propenso, ma a volte ho trovato dei resti nella voliera, lì c'è poco da fare. Cmq sono predatori, lasciamoli predare ?
 
Grazie per i complimenti e per il consiglio, che rapace-i hai? Adesso i miei sono questi (foto di ieri).20211112_142251[1].jpg
 
Ultima modifica:
sembra una foto dei selvatici nel deserto di sonora appoggiati ad un saguaro. lasciare libero di fare ciò che vuole un rapace è una cosa molto bella anche coi falconi viene fatto magari usando delle trasmittenti per monitorare gli spostamenti però non si ha il pieno controllo, se iniziassero a predare per conto loro non te ne accorgeresti se non quando è troppo tardi. non vedendoli tornare o in tua presenza allontanarsi. ti consiglio se li vuoi tenere con te di inziare a metterli in voliera, mantieni vivo il loro interesse su di te pesandoli e facednoli mangiare sul logoro spesso.
capisco che la parola caccia non ti appartenga però hai una coppia di harris, i quali per esperienza diretta sono dei cacciatori formidabili e micidiali specie se ci sono conigli selvatici o qualsiasi preda loro interessi, perciò fattene una ragione se non è oggi ma in futuro prossimo inizieranno a cacciare
buon volo
 
Stefano, ma non li tengo sempre liberi, stanno in una stanza di 8x3 m e li faccio volare 1-2 volte al giorno x 30-60 minuti, prevalentemente si tratta di volo "sorvegliato", raramente li lascio liberi solo per poche ore (preferibilmente quando scarseggiano prede: quando pioviggina, verso il tramonto, ecc), qui da noi non ci sono lepri o conigli. Come dicevo in un precedente post, qualche volta catturano cavallette o lucertole o rincorrono uccelli selvatici di passaggio (lo devo evitare quando posso, sottraendo la preda in sostituzione di cibo?). Condivido le tue remore e, non avendo la tua esperienza, colgo le tue indicazioni.
Buon vento .....
 
abbi pazienza avevo capito diversamente. allora in questi termini condivido il tuo operato, farli volare in questa maniera in questa fase riabilitativa è una buona soluzione. le mie remore sono riferite al volare i falchi in genere senza far si che si esprimano anche con la caccia, niente di più
buon volo
 
Bellissima foto, anch'io avevo subito pensato: "Vedi, in Italia non hanno i cactus e ripiegano sui fichi d'india!" ?
Cmq Antonio io ho un barbagianni e un gheppio europeo, entrambi rapaci non particolarmente adatti alla caccia. O meglio, ho visto pure gente che col gheppio europeo ci va a quaglie, però sono casi molto rari e credo bisogna essere falconieri particolarmente preparati. Probabilmente se dovessi scegliere un falco che cacci, visto il mio territorio e selvatici in zona, andrei su sparviera o maschio di astore.
 
tanto per dire, de la funete consigliava l'astore come primo rapace. il gheppio per esempio ottimo per cominciare e capire come rappaportarsi con i rapaci. se non l'avete già fatto vi consiglio di cercare il libro di de la fuente in rete e di leggerlo ci sono molti consigli per tutti i gusti
buon volo
 
É evidente che nella loro genetica ci sia molto sul comportamento culturale, per il momento approfondirò con i miei 2 maschi di harris che via via che stanno crescendo mostrano sempre nuove meraviglie. Loro, o volte, quando mi soffermo intento a districare qualche faccenda in campagna, mi stanno intorno (anche a terra se sto seduto) osservandomi attentamente, si allontanano per poi riavvicinarsi, a volte sono io a seguire loro negli spostamenti e, quando faccio finta di frugare nell'erba o in un cespuglio, subito calano per accertarsi se ho scovato una preda. Sembra che il cast si stia costituendo naturalmente in modo saldo e dinamico. Il più piccolo (di 5 mesi) se prima seguiva pedissequamente il grande e me, adesso prende iniziativa con voli di ricognizione per poi tornare, il grande non lo segue e sta nei miei pressi in attesa. Cmq il cast si consolida, l'altro giorno appena messi in volo hanno scorto da 300 m circa una Cornacchia grigia posata sul loro albero preferito, l'hanno inseguita-scacciata-cacciata (difficile da capirsi data la loro giovane età), la cosa strana é che la cornacchia tornava sempre sullo stesso albero: sembrava più un gioco. Con gli H, almeno io avrò tanto da scoprire e apprendere dalle loro stupefacenti "stravaganze". Ogni specie e ogni singolo rapace sono piccoli universi che noi, potrei dire anche solo io, con tutta la dedizione immaginabile e possibile non riusciremo mai a conoscerli completamente. L'abisso tra noi e loro é notevole, la nostra bravura e attenzione saranno quelle che potranno ridurre questa distanza e far emergere quanto siamo capaci di entrare nelle loro menti e capirne il loro linguaggio corporeo, posture, distanze, vicinanze, movimenti, voli, occhiate, bisogni. Secondo me con i rapaci bisogna anche osare, aprire al loro mondo e analizzare sistematicamente le risposte che vengono da loro date. Ovviamente facendo sacrosanti i principi base della Falconeria, soprattutto nella netta distinzione tra selvatici, genitoriali in allevamento e i diversi gradi di imprinting che ogni esemplare porta con sé.
Sto esplorando e conoscendo da pochi mesi questa specie, non posso argomentare su altre, ma mi rendo conto che sono degli animali meravigliosi con i quali si ottengono nuove e suggestive conquiste: dinamici, versatili, affabili, socievoli, pazienti, pronti quasi a tutto, disponibili anche alle novità, aperti. Non voglio fare l'esegeta degli H., forse se avessi conosciuto un Sacro, un Pellegrino, ecc., starei a dire le stesse cose, diversamente.

Kind. Come va con il tuo barbagianni, mi incuriosisce.

Stefano. "de la funete" o "de la fuente", lo hai scritto in entrambi i modi, e il titolo del libro?

PS. Sono lieto di poter arricchire la mia modesta esperienza con Voi di questo forum. Un contesto dedicato attivo e propositivo che potrá portare solo contaminazioni evolutive ai partecipanti e ai lettori.

Buon voli e buon vento.
Scrivo "buon vento" perché provengo anche dalla cultura degli aquiloni acrobatici.
 
Ultima modifica:
Ciao Antonio, per avere informazioni su De La Fuente (anche a me l'ha fatto conoscere Stefano?) puoi leggere anche questa bella pagina di falconeria.org:
https://www.falconeria.org/felix-rodriguez-de-la-fuente/
Ci sono alcuni suoi documentari su youtube davvero bellissimi. Me ne ricordo uno in cui due suoi pellegrini cacciano corvidi in coppia...?? Poi se vuoi c'è Teo che è un fan numero 1 di De La Fuente ?
Detto questo, io dico sempre che gli Harris non mi intrigano troppo ma probabilmente perché non ne ho mai avuto uno (anche se è stato il primo rapace che ho tenuto sul pugno anni fa). La cosa che sicuramente mi interesserebbe approfondire di questa specie è la loro natura sociale, con tutte le conseguenti interazioni, che non si trova in altre specie. Ma qua si entra nel campo delle pure preferenze individuali.
Per il barbagianni ho postato alcuni contenuti nella sezione Rapaci Notturni di questo forum. Che dire...i notturni sono un mondo a sé. Sicuramente avrò sbagliato qualcosa anch'io (forse più di qualcosa ??), ma la cosa che trovo più difficile la sua incostanza; cioè, a parità di condizioni, il suo comportamento cambia radicalmente da un giorno all'altro. Poi è molto più istintivo del diurno, si distrae con grande facilità. Bisogna avere un sacco di pazienza ? per il resto sono animali molto simpatici e piacevoli con cui lavorare.
 
Ciao Antonio, per avere informazioni su De La Fuente (anche a me l'ha fatto conoscere Stefano?) puoi leggere anche questa bella pagina di falconeria.org:
https://www.falconeria.org/felix-rodriguez-de-la-fuente/
Ci sono alcuni suoi documentari su youtube davvero bellissimi. Me ne ricordo uno in cui due suoi pellegrini cacciano corvidi in coppia...?? Poi se vuoi c'è Teo che è un fan numero 1 di De La Fuente ?
Detto questo, io dico sempre che gli Harris non mi intrigano troppo ma probabilmente perché non ne ho mai avuto uno (anche se è stato il primo rapace che ho tenuto sul pugno anni fa). La cosa che sicuramente mi interesserebbe approfondire di questa specie è la loro natura sociale, con tutte le conseguenti interazioni, che non si trova in altre specie. Ma qua si entra nel campo delle pure preferenze individuali.
Per il barbagianni ho postato alcuni contenuti nella sezione Rapaci Notturni di questo forum. Che dire...i notturni sono un mondo a sé. Sicuramente avrò sbagliato qualcosa anch'io (forse più di qualcosa ??), ma la cosa che trovo più difficile la sua incostanza; cioè, a parità di condizioni, il suo comportamento cambia radicalmente da un giorno all'altro. Poi è molto più istintivo del diurno, si distrae con grande facilità. Bisogna avere un sacco di pazienza ? per il resto sono animali molto simpatici e piacevoli con cui lavorare.
Io fan di De La Fuente? nooo ho solo la sua immagine come sfondo del telefono ? :ROFLMAO: :ROFLMAO: :ROFLMAO:
scherzi a parte, anche a me intriga molto questo aspetto degli harris, purtroppo non li ho ancora mai visti cacciare in cast, se non in qualche video su internet, però mi piacerebbe vedere da vicino come si relazionano l'uno con l'altro, e come viene gestita la gerarchia del "branco".
 
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