sacro

Alessio parliamo un po di falconeria sul campo.Il sacrino nero è veramente un divertimento unico,anche se ha gia perso due remiganti vola quasi tutte le sere ed è gia arrivato a due serie di venti passaggi ,con un po di riposo tra una serie e l'altra. Quando nascondo il logoro, mantiene il volo in tondo e mi sembra sia intenzionato a salire. Ha un carattere estroverso e giocherellone, potrebbe essere un riproduttore, consIderato che la femmina nera l,hai tu.
I tuoi voli come vanno? Chissà  se prima prima della muta possiamo azzardare un volo in copia.
CIAO INDIA. Dimenticavo di dirti che Fabio Perco,conosciuto biologo e naturalista, anni fa ha fatto un grosso lavoro di reintroduzione del grifone sulle alpi friulane ,che ho visitato. Non ho informazioni sui risultati ma Perco ha scritto un libro su tutta l,operazione e lo trovi in internet
cliccando FABIO PERCO. DI NUOVO CIAO
 
india ha scritto:
Dimenticavo di dirti che Fabio Perco,conosciuto biologo e naturalista, anni fa ha fatto un grosso lavoro di reintroduzione del grifone sulle alpi friulane ,che ho visitato. Non ho informazioni sui risultati ma Perco ha scritto un libro su tutta l,operazione e lo trovi in internet
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Anche qui da me hanno tentato la reintroduzione del grifone nel Parco Nazionale del Pollino con animali comprati in Spagna. Non so che esiti abbia avuto. :roll:
 
vince ha scritto:
india ha scritto:
Dimenticavo di dirti che Fabio Perco,conosciuto biologo e naturalista, anni fa ha fatto un grosso lavoro di reintroduzione del grifone sulle alpi friulane ,che ho visitato. Non ho informazioni sui risultati ma Perco ha scritto un libro su tutta l,operazione e lo trovi in internet
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Anche qui da me hanno tentato la reintroduzione del grifone nel Parco Nazionale del Pollino con animali comprati in Spagna. Non so che esiti abbia avuto. :roll:

Un esito raggiunto di sicuro è il pagamento da parte degli enti pubblici (con soldi anche nostri) di personale che "segue" queste reintroduzioni e di fortunati allevatori o centri di recupero (spesso spagnoli) che forniscono i soggetti da liberare.
Queste operazioni, molto in voga negli ultimi anni (vedi progetto Gipeto, Capovaccaio, Grifone etc), secondo me servono soltanto come immagine agli enti statali e come "foraggio" per chi ci mette il piede dentro.
Poi ci sono le facoltà  con laureandi che li monitorano, spesso con radio telemetria costosa..., le associazioni animaliste che gli danno i nomi, le scolaresche che fanno i disegnini etc etc
E il 90% i vulturidi in questione (che costano un botto di euro l'uno...) dopo essere stati liberati, devono poi essere "mantenuti" artificialmente con carnai che devono essere riforniti settimanalmente da personale e con alimenti piö o meno gratuiti... altrimenti "spariscono"...
Ormai le condizioni dei nostri territori e della grande fauna allo stato brado, non permettono la sopravvivenza di questi grandi rapaci che vanno a nutrirsi nelle discariche (come successe ai grifoni nella discarica di Genova, vi ricordate le foto che allegai tempo fa?) oppure si posano sui tetti delle case e si fanno avvicinare a due metri dall'uomo aspettando il cibo (probabilmente erano stati allevati a mano...).
Mi piace ricordare che ogni essere vivente selvatico ha un senso soltanto se inserito in una eco-sistema a cui lui sia necessario per esistere. I vulturidi hanno senso in un ambiente in cui servano a svolgere il loro compito di spazzini, ma se non c'è "spazzatura" a cosa serve uno spazzino?
Invece i signori di cui sopra (università , ricercatori etc) anche se non c'è spazzatura, si inventano gli spazzini (costosucci per giunta :mrgreen: ) e la spazzatura ce la portano loro (pagando... :mrgreen: ).
Ha senso?
Per qualcuno si, tanto paga la collettività ... :evil:
 
di spazzatura ce n'è a bizzeffe basta guardarsi attorno.............. è bastato vedere il tentativo di reintroduzione del falco pescatore in maremma, decine di migliaia di euro, ore di lavoro e personale per cosa? nidi vuoti falchi morti il risultato.
buon volo
 
Scusa Amedeo ma io stavolta penso l'esatto contrario, non c'è da essere così tragici, ci vogliono anni ma molti di questi progetti hanno effettivamente avuto successo, il gipeto sulle alpi si è riprodotto e lo sta ancora facendo, i grifoni reintrodotti in francia e anche gli avvoltoi monaci hanno nidificato con successo. credo ci siano stati grifoni nati anche in Italia anche se non ricordo esattamente in quali zone.
l'aumento notevole dei lupi di sicuro contribuisce a fornire carcasse, considerando che un grosso avvoltoio dopo un discreto pasto puo contare su almeno 10 giorni di autonomia prima di nutrirsi di nuovo. I carnai servono parecchio e serviranno sempre soprattutto perchè i grandi avvoltoi tendono ad essere piuttosto sedentari (anche se si spostano di centinaia di km per cercare cibo) una volta adulti e insediati in un territorio, mentre i giovani (reintrodotti) tendono a spostarsi per ovvi motivi (vedi il "mio" avvoltoio monaco). episodi di grifoni in discarica non vedo come possano essere considerati la prova del fallimento di questi progetti, lo vedrei piö come un ovvio adattamento.

Il progetto falco pescatore in maremma ultimamente ha prodotto giovani sanissimi perfettamente involati, provenienti dalla corsica, reintrodotti all'hacking, seguiti e monitorati, osservati pescare tranquillamente in maniera autonoma nelle ampie e ricche zone umide costiere maremmane. si spera in pochi anni ancora di avere la prima nidificazione naturale.

coinvolgere bambini e scuole non vedo cosa possa mai avere di anche minimamente negativo!

concordo sul fatto che questi progetti a volte mostrino evidenti lacune visti con gli occhi del falconiere esperto, ma non sono certo da condannare!!!
 
india ha scritto:
Alessio parliamo un po di falconeria sul campo.Il sacrino nero è veramente un divertimento unico,anche se ha gia perso due remiganti vola quasi tutte le sere ed è gia arrivato a due serie di venti passaggi ,con un po di riposo tra una serie e l'altra. Quando nascondo il logoro, mantiene il volo in tondo e mi sembra sia intenzionato a salire. Ha un carattere estroverso e giocherellone, potrebbe essere un riproduttore, consIderato che la femmina nera l,hai tu.
I tuoi voli come vanno? Chissà  se prima prima della muta possiamo azzardare un volo in copia.
CIAO INDIA. Dimenticavo di dirti che Fabio Perco,conosciuto biologo e naturalista, anni fa ha fatto un grosso lavoro di reintroduzione del grifone sulle alpi friulane ,che ho visitato. Non ho informazioni sui risultati ma Perco ha scritto un libro su tutta l,operazione e lo trovi in internet
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Ho letto con piacere dei lavori di Fabio Perco, grazie Giovanni!
La sacra nera come ti ho detto al tel è tostissima ma finalmente sta collaborando nel modo giusto, spero di riuscire a metterla a passaggi quanto prima per vedere di che pasta è fatta... di certo la forza non gli manca! spero che sia molto simile al tuo sacrino :)
 
alessiog ha scritto:
Scusa Amedeo ma io stavolta penso l'esatto contrario, non c'è da essere così tragici, ci vogliono anni ma molti di questi progetti hanno effettivamente avuto successo, il gipeto sulle alpi si è riprodotto e lo sta ancora facendo, i grifoni reintrodotti in francia e anche gli avvoltoi monaci hanno nidificato con successo. credo ci siano stati grifoni nati anche in Italia anche se non ricordo esattamente in quali zone.
l'aumento notevole dei lupi di sicuro contribuisce a fornire carcasse, considerando che un grosso avvoltoio dopo un discreto pasto puo contare su almeno 10 giorni di autonomia prima di nutrirsi di nuovo. I carnai servono parecchio e serviranno sempre soprattutto perchè i grandi avvoltoi tendono ad essere piuttosto sedentari (anche se si spostano di centinaia di km per cercare cibo) una volta adulti e insediati in un territorio, mentre i giovani (reintrodotti) tendono a spostarsi per ovvi motivi (vedi il "mio" avvoltoio monaco). episodi di grifoni in discarica non vedo come possano essere considerati la prova del fallimento di questi progetti, lo vedrei piö come un ovvio adattamento.

Il progetto falco pescatore in maremma ultimamente ha prodotto giovani sanissimi perfettamente involati, provenienti dalla corsica, reintrodotti all'hacking, seguiti e monitorati, osservati pescare tranquillamente in maniera autonoma nelle ampie e ricche zone umide costiere maremmane. si spera in pochi anni ancora di avere la prima nidificazione naturale.

coinvolgere bambini e scuole non vedo cosa possa mai avere di anche minimamente negativo!

concordo sul fatto che questi progetti a volte mostrino evidenti lacune visti con gli occhi del falconiere esperto, ma non sono certo da condannare!!!


Alessio,
sai cosa c'è dietro questi progetti? soltanto tanti bei soldini per chi li gestisce. Dell'ecosistema non gliene frega un casso a nessuno...
Vuoi un esempio di come girano i soldi pubblici in queste cose?
Vai a vedere questa pagina: http://www.parcobeigua.it/cons.php
E' il resoconto pubblico dei costi dei consulenti a cui il parco del beigua (uno dei parchi regionali liguri) ha affidato vari progetti ornitologici.
Leggi bene "quanti mila euro" e per che cosa...
9.000 per lo studio di 4 mesi sul merlo acquaiolo (comunissima specie da noi, visibile dovunque).
Leggiti bene gli altri compensi e vedrai cosa si stanzia per "far guardare gli uccelli agli esperti", tutto alla luce del sole, quindi ormai quotazioni consolidate.
Ora dimmi, per attuare una reintroduzione tipo Gipeto (non per guardare soltanto, ma per seguire una reintroduzione) a parte il costo degli uccelli (quanti mila euro l'uno, se un Harris' costa quel che sappiamo...) secondo te quanto è stato speso? quale sarà  stato il compenso, per esempio di Perco? Tutto legittimo, è un lavoro, io non voglio sindacare sui costi ed i compensi, ma rifletto e penso, anche per mia personale esperienza vissuta... mi chiedo: ma la sorte di quegli uccelli, sarà  veramente il motivo principale che ha mosso queste operazioni?
Se mettiamo insieme tutti i costi, gli enti coinvolti (università , ISPRA, associazioni ambientaliste, wwf, lipu, enpa, etc, enti regionali e provinciali etc), il richiamo mediatico e politico di queste operazioni etc... mi chiedo, di nuovo: sarà  tutto veramente cosi idilliaco e positivo?
Alessio, perdonami, ma da quello che hai scritto sul forum, mi sono fatto l'opinione che tu sia un ragazzo positivo ed intelligente, ma fidati per una volta, anche se per ora ti sembra strano, ti accorgerai in futuro che quando un ecosistema è pronto, gli animali arrivano da soli, in silenzio e senza spese pubbliche o casse di risonanza mediatica.
E se ne accorgono quelli che ci vivono dentro, l'ecosistema, non i professori universitari e le loro pletore di leccaculi.
E quando per la prima volta vedi l'uccello che nessuno si ricorda a memoria d'uomo di aver mai visto lì... non ci credi neppure tu e non lo dici a nessuno, per non infrangere il vostro segreto... :wink:
Gratis e senza scolaresche al seguito.
Saluti.
 
Hai ragione.
Infatti non è certo tutto positivo, anzi, ci credo tranquillamente che in piö occasioni le cose sono state gestite a cdcane, intascati i soldi e zac. progetto iniziato e abbandonato, o seguito male...o malissimo.
Lo so bene, ne ho viste un po di tutti i colori, potrei raccontare dagli interventi per ripristinare la circolazione ittica (passaggi per pesci) ai criteri e alle metodiche usati per rilasciare rapaci da un paio di quelle associazioni da te citate.
Sono anche sempre stato e lo sono sempre di piö, un sostenitore del fatto che prima di immettere nuovi animali in un territorio, bisogna studiarlo per bene, perché magari non è detto che ci siano già , oppure che non possa e/o non potrà  mai offrire una possibilità  reale di insediamento.
per fare un esempio che conosco da vicino, quando si installano nidi artificiali per specie "complesse", non basta "provare e sperare" (cosa che in Italia sembra lo sport preferito di molti) , ma osservare a fondo, capire e agire in modo mirato. i risultati arrivano. tanto per cambiare all'estero siamo in un altro mondo anche da questo punto di vista. da noi manca autonomia di pensiero, inventiva e passione vera.
già  che hai citato il merlo acquaiolo, è successo un paio di anni fa che un mio amico, ottimo fotografo naturalista, cercava un luogo adatto per fotografare il cinclus, ma dopo essersi informato presso molti amici scoprì che tutti si spostavano verso zone di montagne su torrentelli sperduti....mentre, caspita, quando me lo disse lo portai al fiume, sotto casa mia, nel tratto che attraversa il paese. in mezz'ora non solo trovammo moltissime ottime occasioni, ma anche un giovane da poco involato che già  si immergeva, appartenente ad una covata molto precoce, c'era ancora un po di neve.
è verissimo che tante specie sono presenti e nessuno lo sa, o che al minimo miglioramento ambientale determinante ricompaiono misteriosamente (in realtà  magari non sono mai sparite).
Dal 2009 a oggi, ci sono stati casi clamorosi di formazione di piccole popolazioni di starne (derivate cmq da soggetti immessi) in provincia di Siena che hanno fatto vacillare le teorie di chi si ostinava a considerare quell'ambiente ormai inadatto, il numero delle specie e la consistenza delle nidificazioni di rapaci (parlo per la Toscana) sono dieci volte quello che uno si aspetterebbe. In alcune zone la rondine è molto stabile, non in decremento numerico come tutti pensano, la frase "prima era pieno" la si sente dire da chi viveva in campagna e ora sta al bar, tante volte non sono gli animali a essere spariti, è chi parla che non va piö a vedere o ad ascoltare se ci sono ancora o sono tornati.

Nel caso degli avvoltoi pero credo che vista la lentezza alla quale aumentano le popolazioni naturali, se l'ambiente viene giudicato idoneo da appositi studi, le reintroduzioni abbiano un senso, così come il falco pescatore, o come è stato diversi anni fa per la cicogna. sono molto piö scettico verso progetti molto diffcili come la reintroduzione dell'ibis eremita, ma, forse perché sono un pischello, mi affascinano e spero che funzionino. ma sono ben preparato anche alle delusioni :wink:

In sostanza non volevo dire che reintrodurre è figo e funziona, solo far presente che qualcuno di questi progetti ha un senso e se fatto bene funziona :!:
 
davidepioltelli ha scritto:
Alessio, modestamente il sacrino di INDIA si chiama come me :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :roll: :lol: :lol: :lol:

Non potro mai competere :cry: ..neppure se la chiamo davvero Pioltella. :p .. cmq oggi anche la simpatica sacretta ha lavorato molto bene, siamo alle porte della liberazione, chissà  magari farà  40 passate al primo volo libero :lol:
 
Secondo me Amedeo non ha tutti i torti!! :wink:
Nessuno conosce meglio un'ambiente di chi ci vive tutti i giorni :)
Io ad esempio adesso lavoro per un parco dove nessuno crede ( non avendoli mai visti :wink: ) all'esistenza degli astori!!
Bene, ne vidi uno qualche mese fa sferrare un attacco a un gruppo di tortore, ma non lo diro mai a nessuno :p :p :p , anche perchè l'ho visto dietro casa :D :D :D
Un saluto

Davide
 
dalle mie i grandi volturidi servirebbero, perchè spesso camosci, caprioli e talvolta interi greggi di pecore cadono sui dirupi e marciscono proprio a monte di ottime sorgenti che servono poi migliaia di persone.
ora la nicchia ecologica del grifone è stata occupata dal corvo imperiale, ma ce ne sono davvero troppi, e attenzione, il corvo imperiale è anche un predatore, che non disdegna cuccioli di lepri, uova di coturnici e altri rari animali, quindi il suo aumento, incide su specie in seria difficoltà .
lo scorso anno ne ho contati 20 sulle carcasse di 3 pecore, ed una coppia stuzzicava una pecora morente ed è scappata solo quando mi sono avvicinato piö di 5 metri.
non sono biologo ne laureato e se qualcuno mi dimostra il contrario son ben che felice.
non vivo lontano dalla carnia, e raramente capita qualche grifone, ma sono ancora troppo pochi.
 
Qui sull'appennino sono le cornacchie a far sparire le carcasse e gli avanzi dei lupi! anche piö di 20 alla volta su mezzo capriolo :wink: di sicuro anche qualche poiana ne approfitta soprattutto in inverno!
 
Davide dillo a me....che a metà  gennaio mi sono trovato una femmina di astore adulta a 2 m di distanza con una delle mie tortore ben stretta tra gli artigli...in giardino. oltre a una femmina giovane lo scorso anno e un maschietto sempre in abito giovanile alla fine di febbraio. in totale, tra giardino e dintorni, negli ultimi due anni ho visto ben 5 astori, due volte una femmina adulta, un maschio adulto e due giovani, sempre nelle vicinanze della mia colombaia o di un pollaio poco distante (un giorno mi chiamarono dicendomi che un falco marrone chiaro aveva agganciato un gallo...volevano sapere se era uno dei miei :roll: ).
 
La natura si riprende da sola. L,intervento umano,anche se con buoni proropositi, crea pasticci.
Dalle mie parti,entroterra lago di garda,quest,anno sto osservando una nuva copia di pellegrini,una bellissima famigliola di lodolai e saltuariamente il nibbio reale che non si era mai visto.
Forse lo so solo io. SALUTI INDIA
 
tornando ai sacri la mia femmina di 3 mute, che sta facendo la muta al blocco, ha scavato una piccola buca sul breccino alla base del blocco... anche se è tardi e non ha il maschio è possibile che stia per deporre?? che ne pensate??
Approfitto anche per chiedere se qualcuno possiede un maschio sessualmente maturo da farle conoscere 8) 8) :wink: (ovviamente per il prox anno).

Ciao ciao
Daniele
 
india ha scritto:
La natura si riprende da sola. L,intervento umano,anche se con buoni proropositi, crea pasticci.
Dalle mie parti,entroterra lago di garda,quest,anno sto osservando una nuva copia di pellegrini,una bellissima famigliola di lodolai e saltuariamente il nibbio reale che non si era mai visto.
Forse lo so solo io. SALUTI INDIA

:wink: :wink: :wink:
 
Daniele se non è imprintata penso piö che abbia tentato di farsi un dust bath, cioè per dirlo alla toscana "razzolarsi nella terra", cosa che i sacri (e anche i girsacri) amano molto, piö che fare il bagno! se fosse come dici tu sarebbe davvero da mettere all'istante in una bella voliera in attesa di un partner :wink:

Giovanni la sacra nera finalmente è libera, piö che un sacro sembra un nibbio bruno ha due ali infinite :lol: sta andando benone!!
 
Sono molto contento per te.Il mio è fermo da tre giorni per un calo di prestazioni, e con le feci un po marroncine e sfatte, sospetto coccidiosi. Sto intervenendo,
Consiglio anche al tuo un esame delle feci perchè questi falchi hanno avuto alcuni mesi di volierona in condizioni igeniche non proprio perfette.Cio vale anche per i falchi di gianluca ,perchè erano tutti nella stessa voliera.Spero mi legga. SALUTI INDIA
 
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