Regolamentare la Falconeria in Italia

Le associazioni nazionali di Falconeria (FIF, FOF, FUF, UNCF, Circoli vari, grandi saggi, neo fenomeni etc etc) hanno qualche progetto concreto a riguardo, nel cassetto?
La Federcaccia quest'anno va al rinnovo del Presidente nazionale e l'UNCF pure. Le "campagne elettorali" immagino siano già partite... di solito in campagna elettorale si fanno le famose "promesse elettorali" sui programmi. C'è qualche programma di qualche candidato che preveda l'argomento "modifica della legge riguardante la Falconeria"?
Non chiedo che siano resi pubblici i particolari (il forum lo leggono TUTTI) gli eventuali programmi, mi basterebbe una conferma formale che l'argomento è in forte priorità.
Quando ero segretario nazionale della FIF nel 1992, ricevetti una lettera manoscritta e firmata dal presidente FIdC, Giacomo Rosini, in cui si impegnava personalmente a perseguire in ogni sede opportuna la causa della Falconeria. E' così difficile farlo oggi?
Perdonate lo sfogo.
Questo argomento nasce proprio dalla voglia di poter variare una legge assurda (157/92)che costringere un falconiere che vuole cacciare col falco a fare il porto d'armi uso caccia per poter avere la licenza di caccia. Questo credo che sia il primo punto su cui focalizzare le nostre risorse. Mi spiace che ci sia ancora qualcuno che pensa che possiamo parlare, parlare, parlare, tanto non cambierà nulla... Mi piace invece pensare che come in altre regioni, in tutta Italia si possa richiedere un permesso alla Provincia per poter volare il proprio falco, con la spesa di 2 marche da bollo, in tutta tranquillità, tutto l'anno, in un dato territorio, senza predazione di selvatico a caccia chiusa, con predazione del selvatico durante... Non vedo nulla di fantasioso in tutto questo. Sogno anche che regioni in cui attualmente la falconeria è vietata, che venga riammessa. Se non c'è però la volontà e una associazione nazionale che porta avanti questi progetti e che porta avanti dei programmi chiari, pubblici e realizzabili, continueremo solo ad avere tante belle associazioni "FIF, FOF, FUF, UNCF, Circoli vari, grandi saggi, neo fenomeni etc etc" che non serviranno ad una cippa. Sento sempre più persone e mi metto anche io in mezzo, che non si iscrivono ad una associazione perchè semplicemente pensano che siano soldi buttati, che le associazioni non lavorino per un bene comune, che manchi un senso di appartenenza e rappresentanza. Solo quando avremo una unica associazione nazionale, organizzata, rappresentativa, con iniziative concrete, che porta avanti progetti comuni, che crede fortemente di poter fare qualcosa per il bene della falconeria, capace di correlarsi e confrontarsi civilmente con altre associazioni minori ed estere, capace di dialogare e di prendere spunti, forse qualcosa si farà davvero....e vi garantisco che centinaia di falconieri che sono al momento "cani sciolti" aderirebbero anche loro apportando ancora più forza al progetto comune.
 
Enrico, non mi interessa fare polemica, mi interessa l'argomento. Non mi sono sentito attaccato dal suo intervento circa la discutibile saggezza degli anziani (concordo sulla differenza con il termine "vecchio") e non volevo in nessun modo attaccare Lei, poiché il mio intervento "stimolatore" e ovviamente un pochino provocatorio, era nato da altri messaggi, non dai suoi.
Quanto alla banalità, i suoi interventi possono essere approvati o meno, ma non si può dire che siano banali, infatti non mi riferivo a Lei.
Cordialità.
mi scuso allora se sono partito prevenuto. purtroppo sono molto arrabbiato per questa situazione.
 
Questo argomento nasce proprio dalla voglia di poter variare una legge assurda (157/92)che costringere un falconiere che vuole cacciare col falco a fare il porto d'armi uso caccia per poter avere la licenza di caccia. Questo credo che sia il primo punto su cui focalizzare le nostre risorse.

Io credo che la cosa più importante, per poter praticare la Falconeria vera (cioè la caccia con i rapaci diurni), sia quella di poter volare sul territorio libero, su selvatici naturali (non a pagamento in riserva su selvaggina immessa).
Questo a prescindere dalle abilitazioni formali che la legge impone.
La cosa fondamentale per cui oggi è quasi impossibile praticare la Falconeria come sopra descritto, senza rischiare in ogni uscita la morte dei falchi da "impallinamento", è dovuta al fatto che i Falconieri sono costretti a volare negli stessi modi e negli stessi tempi dei cacciatori con il fucile e l'arco (gli altri due mezzi di caccia consentiti).
In molti altri altri paesi europei, come già detto, per via della diversa gestione del territorio a vocazione venatoria, il Falconiere può andare a volare in un terreno dove in quel momento non ci sono fucili, esattamente come noi in riserva, ma senza pagare le prede che sono naturali.
Questo è il solo e unico motivo per cui in Italia non si riesce a praticare la vera Falconeria (stando nella legge).
Poi che la licenza per cacciare con il falco sia rossa, verde o blu, è un problema burocratico e amministrativo, non concreto e penso si possa mediare, basta pagare come gli altri.
Possiamo prendere o meno tutte le licenze che vogliamo, ma se non cambiano i modi o i tempi rispetto al fucile, saremo sempre a rischio e sottomessi alla categoria dei cacciatori con il fucile.
Pensateci un po'...
 
Sono stato tirato in causa da mrhawk e da enry-brok riguardo la mia drastica posizione sulla legge venatoria ecc
Volenti o nolenti la realtà è quella che ho enunciato, ovvero “per adesso non cambierà nulla”; mi spiego meglio:
sono anni che la coalizione di centro/destra aveva promesso una revisione della legge 157, ovviamente un po’ a favore dei cacciatori; il tutto sembrava fattibile visto che, sulla carta, i partiti dei protezionisti ed anticaccia sono prevalentemente dell’area di sinistra. Non è stato così!! Il partito degli “anti” è trasversale (vedasi le Brambilla di turno) e le varie proposte di legge e cambiamento della 157 sono state tutte disattese ed accantonate (legge Vascon ed altre) per i più disparati ed intuibili motivi ecc.
Pertanto, sono e rimango contento, alla luce della brevissima spiegazione di cui sopra, che esista e rimanga l’attuale legge: almeno così possiamo andare a caccia senza se e senza ma !!!
Ok, ci sono incongruenze e concetti errati nella legge, ma almeno c’è!!
Nel frattempo possiamo formulare qualsiasi proposta di cambiamento ecc ecc, nessuno ce lo vieta!! Lo scorso anno in seno ad UNCF, io ed altro collega delegato ci siamo messi al tavolino ed abbiamo buttato giù pochissime righe iniziali di “correzione” di alcuni articoli. Il problema non è tanto cambiare parola ad un articolo, quanto vedere se giuridicamente tale cambiamento sia lecito e/o fattibile. Possiamo cambiare l’articolo relativo alla licenza di caccia, ma tale cambiamento andrebbe a contrastare su altro articolo che fissa le modalità di acquisizione della licenza ecc. Questo per dirvi che per cambiare e/o modificare sostanzialmente una legge bisogna passare per altri cammini parlamentari che non siano le commissioni; oggi come oggi, con le problematiche che incombono in Italia, variare articoli o legge sulla caccia è l’ultimo dei problemi..giustamente, commento io !!
Inoltre, durante una trattativa, se si vuole ricevere, 99 su 100 un qualcosa bisogna dare!!
I cacciatori italiani sono circa 700 mila contro i 200-300 o poco più falconieri. Se una cospicua maggioranza di quei 700 mila decidono di trattare, ad esempio , sull’ottenimento ed inserimento tra le specie cacciabili del Fringuello e/o dello Storno e gli fosse richiesto come contropartita l’uscita della caccia col falco?
Riguardo poi l’associazionismo: caro Federico, stare come stai tu sull’albero a cantare aspettando che qualcuno faccia qualcosa è un male per tutti !! se tu con altri pensate che iscriversi ad una associazione sia denaro e tempo perso allora siamo proprio alla frutta !! Inoltre, e perché mai ci dovrebbe essere una associazione unica? Così come ci sono i partiti politici che si differenziano per idee ed ideali, anche in seno alla falconeria permettete che ci siano associazioni diverse e distinte!! Che poi si debba collaborare e mettere a disposizione le varie idee per il bene comune è altro discorso. Non sono d’accordo quando dici che se si smuove qualcosa i cani sciolti si uniranno o si avvicineranno..ebbene, è facile salire sul carro del vincitore o sul carro in movimento quando sono altri che già spingono!! Se qualcuno ha idee e voglia, che si rimbocchi le maniche e si esponga in prima persona senza se e senza ma
 
per l'abruzzo abbiamo discusso molto e lo faremo ancora ci siamo incontrati ma pare che non riusciamo con l'uncf 1 il problema principale è che uncf è di fidc mentre in abruzzo la maggior parte dei falconieri regolari è anlc c'è un solo fidc poi anche volendo qualcuno passare alla fidc non tutti passerebbero... non si raggiunge il minimo di 6 ... ed eccoci che siamo cani sciolti un intera regione, eravamo disposti ad accorparci anche l'unico falconiere regolare conosciuto in molise.
mi è stato detto da un segretario anlc, muovetevi a fare qualcosa e regolamentate la falconeria in abruzzo prima che arrivi qualcuno che non ci capisce un cavolo a farlo per voi.
 
mi sono sempre chiesto come sarebbe adesso se il falco non fosse stato inserito nei mezzi di caccia, bhe l unica risposta che riesco a darmi è che sarebbe una situazione analoga a quella della guferia in italia, e cioè fai la stessa cosa(almeno io, e chi è senza peccato scagli la prima pietra) che con i falchi, solo che se ti trovano in atc magari anche con la caccia chiusa nessuno ti può dire che non ci puoi stare(se non il proprietario terriero stesso, ma li diventa diritto penale) e che non lo puoi fare, e se la provinciale ti trova che ha predato, è sempre una cattura accidentale, o mi è scappato e menate varie, tutta questa furbizia per assecondare poi il naturale benessere dell animale, il che dovrebbe essere una cosa che ci fa onore,invece ci si nasconde, quasi quasi converrebbe farsi trovare, dichiarare la verità e creare un precedente andare in cassazione creare finalmente una legge ad hoc, dopo anni e vari avvocati sicuramente una conclusione positiva come in altri stati ci sarebbe, anche perchè a parte le cazzate di qualcuno, la falconeria quella vera, quella fatta di amore per la propria passione, alla fine non ha mai fatto male a nessuno. tanto cambierebbe nell opinione pubblica si adottasse una politica scientifica e più civile, il falco è nato per cacciare, io lo porto a caccia. purtroppo in una società dove ormai da quando si è conosciuto l allevamento, la caccia è via via sempre più considerata come una crudeltà, non come pratica di sostentamento, d'altronde come si può giudicare cacciatori la gran parte dei facenti parte della pratica venatoria italiana agl occhi di qualsiasi mebro di tutte quelle comunità o tribù che realmente devono cacciare per sopravvivere, nel 2013, cacciano con cerbottane e veleno e seguono la preda per anche per dodici ore in mezzo ai leoni eppure i fucili li trovano, o quell esquimese(non credo fesse ne il primo ne lultimo) che ha dovuto mangiare i suoi cani da slitta(e chi conosce la loro cultura sa quanto considerino importanti i loro cani) perchè le mandrie avevano cambiato percorso, chiediamo se anche da loro c'è una sede staccata di 100% animalisti.. quello che mi fa toccare i fusibili è che c'è ancora qualcuno che parla come se avesse vissuto fino a ieri come questi Cacciatori, dovremmo proprio cambiare pagina, mostriamoci come tutori dei rapaci, esigiamo dei territori per far cacciare loro, e non 4 mesi l'anno, e di conseguenza noi, delle leggi che tutelino loro, e di conseguenza noi, sarebbe una strada dura da percorre, ma mettersi in secondo posto come falconieri e porsi al primo come loro tutori, che non significa detentori, farebbe aprire gli occhi a molti animalisti e sicuramente aprirebbe molte porte chiuse per la considerazione che ora abbiamo, adesso non so chi abbia detto " se non puoi battere i tuoi nemici diventane il capo", ma qualcosa aveva capito!!!!
 
Sono stato tirato in causa da mrhawk e da enry-brok riguardo la mia drastica posizione sulla legge venatoria ecc
Volenti o nolenti la realtà è quella che ho enunciato, ovvero “per adesso non cambierà nulla”; mi spiego meglio:
sono anni che la coalizione di centro/destra aveva promesso una revisione della legge 157, ovviamente un po’ a favore dei cacciatori; il tutto sembrava fattibile visto che, sulla carta, i partiti dei protezionisti ed anticaccia sono prevalentemente dell’area di sinistra. Non è stato così!! Il partito degli “anti” è trasversale (vedasi le Brambilla di turno) e le varie proposte di legge e cambiamento della 157 sono state tutte disattese ed accantonate (legge Vascon ed altre) per i più disparati ed intuibili motivi ecc.
Pertanto, sono e rimango contento, alla luce della brevissima spiegazione di cui sopra, che esista e rimanga l’attuale legge: almeno così possiamo andare a caccia senza se e senza ma !!!
Ok, ci sono incongruenze e concetti errati nella legge, ma almeno c’è!!
Nel frattempo possiamo formulare qualsiasi proposta di cambiamento ecc ecc, nessuno ce lo vieta!! Lo scorso anno in seno ad UNCF, io ed altro collega delegato ci siamo messi al tavolino ed abbiamo buttato giù pochissime righe iniziali di “correzione” di alcuni articoli. Il problema non è tanto cambiare parola ad un articolo, quanto vedere se giuridicamente tale cambiamento sia lecito e/o fattibile. Possiamo cambiare l’articolo relativo alla licenza di caccia, ma tale cambiamento andrebbe a contrastare su altro articolo che fissa le modalità di acquisizione della licenza ecc. Questo per dirvi che per cambiare e/o modificare sostanzialmente una legge bisogna passare per altri cammini parlamentari che non siano le commissioni; oggi come oggi, con le problematiche che incombono in Italia, variare articoli o legge sulla caccia è l’ultimo dei problemi..giustamente, commento io !!
Inoltre, durante una trattativa, se si vuole ricevere, 99 su 100 un qualcosa bisogna dare!!
I cacciatori italiani sono circa 700 mila contro i 200-300 o poco più falconieri. Se una cospicua maggioranza di quei 700 mila decidono di trattare, ad esempio , sull’ottenimento ed inserimento tra le specie cacciabili del Fringuello e/o dello Storno e gli fosse richiesto come contropartita l’uscita della caccia col falco?
Riguardo poi l’associazionismo: caro Federico, stare come stai tu sull’albero a cantare aspettando che qualcuno faccia qualcosa è un male per tutti !! se tu con altri pensate che iscriversi ad una associazione sia denaro e tempo perso allora siamo proprio alla frutta !! Inoltre, e perché mai ci dovrebbe essere una associazione unica? Così come ci sono i partiti politici che si differenziano per idee ed ideali, anche in seno alla falconeria permettete che ci siano associazioni diverse e distinte!! Che poi si debba collaborare e mettere a disposizione le varie idee per il bene comune è altro discorso. Non sono d’accordo quando dici che se si smuove qualcosa i cani sciolti si uniranno o si avvicineranno..ebbene, è facile salire sul carro del vincitore o sul carro in movimento quando sono altri che già spingono!! Se qualcuno ha idee e voglia, che si rimbocchi le maniche e si esponga in prima persona senza se e senza ma

Da quello che hai scritto qui, alla tua ultima risposta c'è una bella differenza!

Preferirei non entrare nei meriti dell'associazionismo perchè oltre ad andare fuori tema, perderemmo il focus sull'attuale argomento.
E' mia opinione però che le leggi vanno discusse e portate avanti dalle associazioni, se no, da chi altri?. Solo con una unica associazione nazionale che raggruppa un tot di iscritti possiamo avere le giuste credenziali per proporci all'opinione pubblica e ai parlamentari!Avere 20 associazioni, agli occhi dell'opinione pubblica dimostra solo segno di disgregazione ed è controproducente! Non ho detto che "s
e si smuove qualcosa i cani sciolti si uniranno o si avvicineranno" ma credo che se altri, come me, vedessero finalmente una associazione che funziona e che porta avanti i valori e le necessità DEI FALCONIERI ITALIANI,con chiarezza, determinazione, organizzazione e dialogo si iscriverebbero!
Quanto a me :) ti dico che è dal 1992 che pratico la falconeria e seguo le associazioni (preferisco non entrare nei meriti). Quando troverò una associazione con tutte le caratteristiche riportate nel mio precedente post, sarò lieto di partecipare attivamente e con Passione ma dal 1992 ad oggi ne ho trovata una, in Spagna di cui faccio parte e con cui collaboro attivamente.. Ognuno di noi può fare qualcosa per la falconeria pur non essendo socio di alcuna associazione. Lo strumento che stai utilizzando da anni e che sto portando avanti dal 1997...è la prova evidente che non sono rimasto sull’albero a cantare aspettando che qualcuno faccia qualcosa... ;) ma nel mio piccolo ho cercato di rendere la falconeria alla portata di tutti quelli che veramente la vogliono conoscere e a dare una immagine di essa sempre equilibrata e positiva. Il carretto lo sto spingendo da anni ed è strano che molti non lo abbiano capito o facciano finta di non capire solo per il fatto che non sto spingendo il loro! ;)
Modificare la legge nazionale è un conto ma le leggi regionali? Perchè in certe regioni sono state fatte delle proposte intelligenti e a favore dei falconieri e in altre no? Come fare a modificare almeno le leggi regionali e ad avere gli stessi vantaggi di altre regioni? Questo credo che sia più fattibile!

 
Io non so chi abbia detto la frase che cita, Sig. Enrico, ma credo che diventare "capo" dei propri nemici sia piuttosto difficile, senza averli prima sconfitti...
Conosco invece la frase che scrisse Giulio Cesare nel "De bello gallico", che diceva così: "Il nemico che non riesci a sconfiggere, fattelo alleato"...
E nel caso della discussione in corso, personalmente non sono molto d'accordo...
Levare il falco dai mezzi di caccia era la proposta fatta all'epoca dai protettori degli uccelli... e tendeva a distruggere la Falconeria, non a far volare i falchi tutto l'anno per il loro benessere.
Mi pare originale che un falconiere la pensi allo stesso modo. Attenzione a non diventare pian piano alleati del nemico e poi, senza accorgersene, farlo diventare il nostro capo...
 
In Romania fino a pochissimo tempo fa, la falconeria non era ammessa perchè semplicemente non inclusa come tipologia di caccia praticabile....(quindi vietata) Non vogliamo fare mica lo stesso errore vero...???
 
Ragazzi, secondo me, in maniera semplice e spicciola...facciamoci la licenze ed il porto d'armi, paghiamo le tasse e poi facciamoci autorizzare al volo libero tutto l'anno. Punto e basta;)
 
toscano 1 non dice male, però se ci si unisse almeno per togliere il porto d?armi e dall'esame fucile e roba attigua non sarebbe poco!
e almeno zone ben specifiche per l'addestramento a 365gg all'anno senza storie!sarebbe un gran bel passo avanti e tutti sarebbero discretamente felici!
 
ma perche buttare tempo e soldi per togliere il porto d'armi? prima ci sarebbero molte altre proposte da portare avanti...il porto d'armi è il maleminore visto che ad oggi possono prenderlo anche gli ex obbiettori.
 
Dal basso della mia poca esperienza anche in campo legislativo posso solo dire che per me il sistema americano può presentare un valido punto di partenza per trovare una soluzione... In america per fare falconeria bisogna aver seguito per almeno 2 anni un falconiere esperto e prendere una licenza... In questo modo si potrebbe eliminare il problema dei "falconieri" improvvisati stagionali... Ovviamente dovrebbe essere consentito di detenere rapaci da falconeria ai soli possessori di licenza... Per il resto gli altri non potrebbero essere definiti falconieri...
 
Ripeto: se cambiare la legge nazionale è quasi impossibile, come si può intervenire per cambiare le leggi regionali? Come fare a proporre delle valide modifiche la dove servono? Qual'è la procedura? Chi è titolato a farlo? Grazie
 
[h=2]Normativa[/h] In Italia la legge regionale è prevista dall'art. 117 della Costituzione ed ha la stessa posizione nella gerarchia delle fonti del diritto della legge ordinaria.
[h=2]Procedimento formativo (Iter legis)[/h] Le leggi regionali seguono un procedimento formativo articolato attraverso diverse fasi:

  • fase d'iniziativa;
  • fase istruttoria;
  • fase deliberativa;
  • fase integrativa dell'efficacia
[h=4]Fase di iniziativa[/h] Il potere di presentare un disegno di legge all'approvazione del Consiglio Regionale spetta:

  • ai singoli consiglieri regionali;
  • alla Giunta Regionale;
  • ai consigli provinciali e comunali, ma solo per le regioni a statuto speciale
[h=4]Fase istruttoria[/h] Quest'attività è espletata dalle Commissioni Consiliari, in sede referente.
[h=4]Fase deliberativa[/h] Quest'attività spetta esclusivamente al Consiglio Regionale.
La legge viene discussa in Consiglio, quindi viene votata articolo per articolo, e infine è votata nel suo complesso, con la votazione finale.
È invece scomparsa la successiva fase che prevedeva l'apposizione del visto da parte del Commissario governativo.
[h=4]Fase integrativa dell'efficacia[/h] Dopo che è stata votata, la legge è promulgata dal Presidente della Giunta Regionale e pubblicata sul Bollettino Ufficiale Regionale.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Se non verranno proposti i Progetti di Legge....NON verranno MAI Approvati....
 
Quì in veneto chi si è impegnato per far fare la legge regionale ha speso molti soldini di tasca propria, moltissimo tempo ed in fini ha ottenuto metà di quello che voleva, perchè non basta presentare...bisogna seguire, spingere ed avere gli agganci....in regione ci sono sempre molte cariche ricoperte da animalisti ed ambientalisti e non è facile far passare leggi di questo tipo.
 
Federico
le leggi regionali non possono andare contro o modificare una legge nazionale
la legge 152/97 è chiamata pure "legge quadro" o "legge cornice", ovvero che il legislatore regionale può legiferare stando all'interno di quella "cornice" ! pertanto, non può ampliarla ma solo restringerla

non può pertanto prevedere un'altra licenza diversa da ciò che prevede la 157 ecc ecc ecc
 
Ultima modifica:
Federico
le leggi regionali non possono andare contro o modificare una legge nazionale
la legge 152/97 è chiamata pure "legge quadro" o "legge cornice", ovvero che il legislatore regionale può legiferare stando all'interno di quella "cornice" ! pertanto, non può ampliarla ma solo restringerla

non può pertanto prevedere un'altra licenza diversa da ciò che prevede la 157 ecc ecc ecc

Ma chi ha detto di andare contro o modificare la legge nazionale?
Non capisco se non vuoi capirmi o cosa!
Sono state fatte delle leggi regionali in veneto e in emilia romagna utili ai falconieri? SI
Sono dei Restingimenti? NO
Perchè tali modifiche, UTILI A TUTTI, non possono essere applicate anche in altre regioni per il fatto che in altre regioni, già esistono???
Non mi sembra una cosa così complicata o irraggiungibile!! Come afferma reartu, non è facile e ci vogliono tutte le cose da lui descritte ma sono obiettivi REALIZZABILI NON IMPOSSIBILI! Con il disfattismo o il "non si può fare" a priori, non si farà mai nulla! Ci vogliono Obiettivi.....
 
Si ma esattamente cosa stai chiedendo? Aiuto per modificare le leggi regionali della tua regione? Consigli precisi su come fare? Altro?

Perdona la franchezza e se ti chiedo questo ma da quello che scrivi non si capisce che cosa vuoi di preciso..sembra quasi che aspetti che qualcuno ti cambi le cose a casa "tua" !

L'iter l'hai scritto qualche post più indietro su come modificare/aggiungere una legge regionale cosa ti ferma dal provarci ad ottenere quello che c'è in emilia-romagna e veneto?
Come hai scritto ci vogliono degli obiettivi precisi e come toscano1 cerca di farti notare ci sono limiti dettati dalla 157/92 per cui bisogna essere realisti e cercare di fare un passo alla volta nella direzione giusta.

- Cosa vuoi ottenere esattamente?
- Legislativamente parlando è possibile?
- Cosa se disposto magari a dare in cambio ai legislatori per aiutarti ad ottenere quello che vuoi?
- Chi ti può aiutare? Se si..come?
 
Sorry Federico, non ti alterare, nessuno ce l'ha con te o vuol darti contro a priori !!
Mi sono allacciato (forse ho capito male?) al discorso che molti hanno fatto sul proporre licenza specifica di falconeria svincolata dal porto d'armi ecc ecc Poi tu hai parlato di fare le modifiche di legge (in generale) a livello regionale ecc ecc ed ecco che io mi sono permesso di far notare certe situazioni
Può darsi, ripeto, che abbia inteso male il fine o il succo del discorso, ecco perchè ho voluto ribadire sui vincoli della legge statale su quella regionale. Pertanto, nessun disfattismo all'orizzonte ma solo "realtà dei fatti"
Visto che siamo poi a discutere, vorrei sapere e capire cosa c'è di tanto eclatante a favore della falconeria in regione Veneto ed in Emilia Romagna
reartù potrebbe delucidarci sul veneto magari postando riferimenti di articoli e nr di legge veneta
per l'emilia romagna si faccia avanti qualcuno della regione che è edotto in merito
 
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